Il premio “Una targa per l’efficienza” assegnato dal GSE all'Ateneo di Padova
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L’Università di Padova vince il premio “Una targa per l’efficienza” assegnato all'Ateneo da GSE, Gestore dei servizi energetici - GSE S.p.A., per i lavori realizzati sul Complesso immobiliare “Ex Ospedale geriatrico” – Beato Pellegrino.
GSE, società per azioni italiana, controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ricopre un ruolo centrale nell'incentivazione e nello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, ha scelto il Complesso immobiliare “Ex Ospedale geriatrico” – Beato Pellegrino per la complessità degli interventi di riqualificazione, realizzati su un unico edificio, e per essere riuscito a coniugare riqualificazione energetica con la conservazione della bellezza del complesso architettonico. Non solo, Padova è la prima Università italiana ad essere stata premiata dal GSE e il complesso dell’ex Ospedale Geriatrico - Beato Pellegrino è il primo edificio gas free dell’Ateneo.
«Il complesso universitario di via Beato Pellegrino è un perfetto esempio di rigenerazione urbana sostenibile – afferma il Rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto –. Dare nuova vita, reinserire a pieno nel tessuto urbano luoghi storici della città, così come sarà ad esempio per le aree dell’ex caserma Piave e della casa dello studente Fusinato, è sin dall’inizio uno dei principali obiettivi del mio mandato. Sono quindi felice di poter certificare il polo di via Beato Pellegrino come primo edificio gas free dell’Università di Padova. Isolamento termo-acustico, insolazione e relative schermature solari, utilizzo di energie rinnovabili mediante pompe e recuperatori di calore, uso di sonde geotermiche e impiego di pannelli fotovoltaici, sono gli interventi sinergici attraverso i quali è stato possibile utilizzare l’energia elettrica – e non il combustibile fossile previsto dal progetto originario – come fonte primaria, con una riduzione delle emissioni pari a 42 tonnellate di CO2 in meno nell’aria l’anno».
Il complesso, inaugurato il 30 settembre 2019, si sviluppa su un’area di circa 15.000 mq a nord del centro storico che ospitava un tempo l’ospedale geriatrico della città. L’intervento ha reso disponibile una superficie di circa 23.000 mq e una volumetria di circa 105.000 mc, per un costo complessivo di circa 40 milioni di euro. Il Polo Umanistico ha a disposizione una vasta biblioteca di circa 4.500 mq con circa 300 posti a sedere, 2.300 mq di aule didattiche con circa 1.500 posti, e uffici per circa 400 postazioni di lavoro.
L’intervento è stato orientato a garantire una elevata sostenibilità, mediante un approccio sinergico che ha coordinato tra loro aspetti quali l’isolamento termo-acustico, l’insolazione e relative schermature solari, l’utilizzo di energie rinnovabili mediante pompe e recuperatori di calore, l’uso di sonde geotermiche e l’impiego di pannelli fotovoltaici (questi ultimi tenendo conto di aspetti di compatibilità architettonica, legati alla presenza di ben tre chiostri ottocenteschi). Queste soluzioni hanno consentito l’utilizzo di energia elettrica come fonte di energia primaria e non di un combustibile fossile come previsto dal progetto originario, con una riduzione delle emissioni di CO2 di 42.400 Kg all’anno. L’intervento ha eliminato il gas dal campus e raggiunto un livello di efficientamento energetico notevole, oltre a realizzare un edificio che dal punto di vista delle emissioni di gas serra emette il 44% in meno di un analogo edificio per dimensioni e caratteristiche. Inoltre, a fronte di questa modifica, l’Università di Padova ha ottenuto un incentivo monetario di oltre 400.000 euro, sempre dal GSE, pari al 24,1 % dei costi degli interventi effettuati oggetto di incentivo e dell’1,03% del costo complessivo dell’intervento di riqualificazione energetica e funzionale.
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