A cura di Amedeo Osti Guerrazzi, Università degli Studi di Padova
Il 16 ottobre 1943 si è svolta la più grande operazione di arresto e deportazione di ebrei dall’Italia. Circa 1022 persone (uomini, donne e bambini), furono catturate da un reparto della polizia tedesca e inviate, dopo un viaggio durato cinque giorni, ad Auschwitz-Birkenau. Di queste, solo 15 uomini e una donna sopravvissero. Nessun bambino.
La relazione intende ricostruire brevemente i fatti, per incentrarsi poi sui motivi che spinsero i nazisti a organizzare tale operazione, e sui motivi delle reazioni degli spettatori, cioè della popolazione romana. Infine, si parlerà della memoria della deportazione dall’Italia e sui motivi che hanno portato a cancellare le responsabilità del fascismo e di parte della società italiana nello sterminio dei concittadini considerati “di razza ebraica”.
Lezione realizzata in collaborazione con Casrec – Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea dell’Università di Padova.