L’Università di Padova conferisce a Ernesto Olivero la laurea magistrale ad honorem in Human Rights and Multi-level Governance per “il determinante e qualificato contributo che ha dato alla diffusione in Italia e nel mondo di una cultura fondata sui valori della pace, dei diritti umani, dell'inclusione e della solidarietà, nonché all'educazione e alla formazione dei giovani ad una cittadinanza attiva, democratica e responsabile". A lui, fondatore del Servizio Missionario Giovani, l'Ateneo riconosce "il merito di un costante, tenace impegno per la convivenza, il dialogo, l'inclusione sociale, l'accoglienza dei più disagiati": il suo Sermig è infatti il frutto dell'impegno di Olivero e di un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri. Negli anni ’80 all’interno del Sermig nascerà poi la Fraternità della Speranza, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani. Dagli anni Ottanta Ernesto Olivero gestisce l'Arsenale della pace di Torino: "un monastero metropolitano" che dà assistenza a immigrati, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di Aids e senza tetto. A questo Arsenale, Olivero affiancherà l'Arsenale della Speranza a San Paolo (Brasile) nel 1996 e l'Arsenale dell'Incontro a Madaba, in Giordania, nel 2003.