Il paesaggio del Portello tra flussi e sguardi
From FEDERICO MURA
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Dalla sua costituzione nel XVI secolo Porta Portello costituisce uno dei nodi cruciali della città. Punto di approdo di foresti, merci e ricchezze la Porta metteva in comunicazione la città di Padova con la vicina Venezia.
Oggi, seppure con utilizzi diversi, il Portello rimane un passaggio fondamentale per Padova. Con la sua neo-vocazione universitaria e residenziale, infatti, essa costituisce il varco imprescindibile per i flussi multi-direzionali che l’attraversano e l’oggetto di prospettive diverse. È proprio dalla coesistenza spaziale di questa varietà di movimenti e sguardi insieme con la moltitudine di utilizzi e di desideri che Porta Portello non si limita ad essere un semplice passaggio ma rientra nella definizione di paesaggio; un paesaggio che, come un teatro d’azione davanti alla storicità della Porta, vede conciliazioni e contrapposizioni tra giorno e notte, staticità e dinamicità, macchine e pedoni, pedoni e bici, luogo di passaggio e di incontro, universitari e residenti, silenzio e musica. Lungi dal trovare una definizione univoca che tenga conto di tutti questi aspetti, dunque, si può riassumere tutto in una parola: il Portello.