In appendice alla lezione precedente, Lorenzo Renzi fa vedere come Boccaccio e Petrarca hanno contribuito alla fama dell’episodio di Francesca.
Boccaccio, nelle sue “Esposizioni della Commedia”, prima lectura Dantis della storia (1373), ha raccontato la storia di Francesca a modo suo, quasi, si è detto, come fosse la centunesima novella del Decameron. Protofemminista, la racconta in modo che Francesca risulti innocente agli spiriti laici dei suoi uditori, e che venga assolta (Dante l’aveva messa all’Inferno).
Nei suoi “Trionfi d’amore” Petrarca dedica agli amanti di Rimini due versi famosi (“la coppia d’Arimino che ’nseme/vanno facendo dolorosi pianti” vv. 83-84), che si ricorderanno ancora quando con il passare del tempo, per almeno centocinquant’anni, la Commedia non si leggerà quasi più, prima che il rinnovato entusiasmo dei Romantici la riporti all’attenzione dei lettori, e, fino a oggi, sui nostri banchi di scuola.